Immunoncologia

Cos’è e a cosa serve

Con il termine immunoncologia si intende un nuovo tipo di strategia terapeutica basata sull’impiego dell’immunoterapia come possibile rimedio al cancro.

Il trattamento dei tumori viene già da tempo effettuato mediante l’utilizzo di tecnologie e terapie maggiormente invasive come chemioterapia, radioterapia e chirurgia: oggi, finalmente, l’avvento dell’immunoncologia apre le porte a una nuova speranza nell’ambito della lotta alle formazioni tumorali e si affianca alle terapie a base di farmaci biologici, anch’essi meno invasivi per l’organismo.

Come funziona l’immunoncologia

L’immunoncologia è definita come una “terapia mirata”, in quanto la sua azione è volta a intervenire direttamente sul tumore. Rispetto alle classiche terapie già esistenti, che agiscono mediante agenti esterni, l’immunoncologia ha come obiettivo primario il sistema immunitario: quest’ultimo, attraverso la terapia, viene stimolato e trasformato in un sistema di autodifesa interno in grado di attaccare le cellule tumorali per distruggerle.

Efficacia del metodo

L’immunoncologia è una strategia ancora giovane e ad oggi non è possibile stimarne l’effettiva efficacia su tutti i tipi di formazione tumorale. Tuttavia, è già noto il successo di questa metodologia nel trattamento dei melanomi e dei tumori che interessano polmoni, prostata, reni, mesotelio, testa e collo.

È stato attestato, inoltre, che l’immunoterapia applicata al cancro ha avuto ottimi risultati anche contro il carcinoma a cellule di Merkel (tumore della pelle) e il linfoma di Hodgkin (tumore che attacca il sistema linfatico).

Proprio grazie a questi risultati e alle grandi possibilità promesse dalla terapia, la comunità scientifica ha definito l’immunoncologia una delle metodologie anticancro più innovative ed efficienti degli ultimi anni.
Inibizione delle proteine

Il principio su cui si basa il funzionamento dell’immunoncologia è l’inibizione delle proteine CTLA-4 e PD-1, posizionate sulla superficie dei linfociti.

Gli scienziati James Allison e Tasuku Honjo, entrambi premi Nobel per la Medicina nel 2018, hanno scoperto il meccanismo grazie al quale bloccando le due proteine il sistema immunitario riprende normalmente la sua attività, contrastando di conseguenza l’avanzata del tumore.

A seguito di questa sensazionale scoperta, dall’inizio degli anni duemila sono stati sperimentati numerosi farmaci immunoterapici, grazie ai quali è stato possibile fare un gran passo in avanti nella lotta ai tumori.

Oggi, per migliorare l’azione di tali farmaci, medici e scienziati stanno studiando le sequenze più adatte e più efficaci per la somministrazione ai pazienti affetti da cancro, in modo tale da aumentare le percentuali di successo anche sui soggetti più ostici.

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